Della nostalgia di fine estate, del rientro in città, del ritorno della solita ma rassicurante frenesia e delle reference di stile per il back to work

BY MARTINA

In molti trovano nella nostalgia un sentimento negativo, da evitare il più possibile per evitare di ricaderci dentro. Ma se solo avessimo po' più di coraggio, leggerezza e altrettanta noncuranza capiremmo invece che la nostalgia è un sentimento bellissimo, da abbracciare forte forte e da tenere stretto a se. È come quegli abbracci dati in una notte di fine estate in spiaggia, sotto un cielo stellato, da una persona quasi sconosciuta ma che sorprendentemente rimangono dentro di te mentre tutto il caos se ne va per un istante. Come questi abbracci anche la nostalgia è da tenere stretta perché rappresenta ricordi di momenti felici e io, i miei ricordi felici, li custodisco con un po' di gelosia, protezione e altrettanta riservatezza. I pomeriggi d’estate passati in spiaggia a giocare con gli amici quando eravamo bimbi, ad aspettare le 15.30 per il cornetto Sammontana che non poteva mai mancare (e non manca nemmeno ora a dire la verità, a 25 anni, puntuale alle 15.30). Il ricordo della felicità della fine della scuola e l’inizio dell’estate che, con gli anni, non cambia perché l’estate è un sentimento più che una stagione precisa. La spontaneità degli amori estivi, e la tristezza rassicurante che la fine dell’estate porta con se, quando questi amori li si deve lasciare tali, quindi estivi. I primi bagni al mare e le notti insonni ad aspettare quel messaggio che tanto si aspettava e che prima o poi, forse per l’aria estiva o forse per un ottimismo ingenuo, si sapeva sarebbe arrivato. L’estate porta con se sorprese, che siano cose, esperienze, luoghi o persone, e lascerà sempre in tutti noi un po' di nostalgia quando settembre arriverà, ma questo vorrà dire che sono state soprese vere, pure, profonde.

E mentre osserviamo l’ultimo tramonto in riva al mare, consapevoli che il lunedì arriverà, con tanti sbadigli e tanta stanchezza, la frenesia di quello che ci aspetterà una volta rientrati in città sarà forse la più grande rassicurazione. Saranno la quotidianità e i buoni propositi per l’inizio dell’anno (perché si, per me i buoni propositi si fanno a settembre) a darci l’energia giusta per ritornare alla routine quotidiana, consapevoli che un’altra estate arriverà presto e che appena la nostalgia ci travolgerà, basterà guardare indietro alle foto mosse, scattate in momenti troppo felici per poterle fare bene, ma troppo belli per non scattarne almeno un ricordo.

E se dobbiamo ricominciare, che sia dalle cose belle. Tipo il blazer perfetto per il back to work. O dal pilates delle sei del mattino. Ecco per voi le mie reference indiscusse e i capi must have per affrontare il rientro in ufficio.

Queste foto di Jane Birkin, una delle icone indiscusse di stile e di libertà, rappresentano al meglio quello che per me è un “uniforme da lavoro”:jeans, t-shirt, blazer. Poi sui volumi e le forme ci si può giocare quanto si vuole, ma questi tre sono i capi essenziali per andare in ufficio la mattina e magari terminare la giornata con un gin tonic al bar vicino casa con gli amici o i colleghi - senza passare per casa mi raccomando, che gli aperitivi si fanno improvvisati mai organizzati!

Oltre al classico blazer rigorosamente oversize, comodo oltre che bello, sono tornati di moda anche i blazer anni 90, quelli alla Jean Paul Gaultier: spalle ampie e vita stretta. Assolutamente da mettere con un jeans dal fit dritto e una t-shirt o camicia sotto. Camicie o t-shirt solamente 100% cotone, niente misti vari. Sempre da uomo, le t-shirt belle sono quelle con la manica al gomito. In questa stagione di Prani abbiamo voluto giocare sulla modellistica dei blazer, proponendo anche blazer simil-cardigan, da portare in maniera totalmente scazzata, o meglio effortless, ma sempre chic e grintosa.

Per variare dai jeans sono belli anche i pantaloni in viscosa, già disponibili nel primo drop. Una camicia larga sopra, delle sneakers e il mio styling tip per concludere questo look è di abbinare un accessorio per non renderlo troppo “da ufficio”. Quindi borsa di paglia alla Jane Birkin o tote bag di tela come se fossimo appena usciti dall’università. Magari un cappellino per rendere il tutto un po’ più sportivo?

Nella mia lista dei desideri di questo autunno ci sono anche capi in velluto. Millerighe preferibilmente. Giacca e pantalone coordinati da abbinare sia con una sneaker oppure con un texano. Una mini bag, il capello raccolto con uno chignon spettinato, una treccia oppure per le piu coraggiose, un bel cappello di quelli stile fedora (Lack of Color ne ha di bellissimi ma i piu belli sono indiscutibilmente quelli di Guifriday).

Un altro must have di questa stagione è la nostra oversized bomber jacket. Per me questo è il capo passe-partout per l’autunno. Da mettere con i jeans o dei pantaloni ma anche con le gonne già disponibili nel drop 1. T-shirt, sneaker e Carrie Bradshaw sarebbe fiera di voi. Pronte per attraversare la città con passi lunghi e ben distesi per arrivare in ufficio, ma prima pit-stop a prendere il terzo caffè della mattinata. Mi è sempre piaciuto mischiare mondi diversi assieme; il romanticismo e la femminilità della gonna mischiato con lo stile più metropolitano forse un po’ underground ma sicuramente sportivo del bomber jacket. Come Brooklyn mischiato alla Upper East Side, come la coppia Serena Van Der Woodsen e Dan Humphrey (anche se io sono sempre stata team Chuck Bass!). Come la classica gonna a matita, abbinata al suo blazer, una t-shirt, le adidas Samba OG, la oversized bomber jacket e un cappellino. Bisogna sempre sdrammatizzare con un po' di creatività, stile personale, carattere e molta irriverenza. Un po' come bisogna prendere la vita in generale, con anche molta ironia.

E mentre ritornerete alla vostra frenesia quotidiana, il mio consiglio personale è quello di iniziare con i buoni propositi già da settembre. Che siano piccoli o grandi, la fine dell’estate porta con se la voglia di cambiamento, e non c’è momento nell’anno in cui l’energia per farlo sia più grande che a settembre, dove tutto ricomincia. E se vi sentirete sopraffatte dalla frenesia e vicine all’ennesimo mental breakdown del mese, o forse anche della settimana, il pilates e la meditazione mi hanno insegnato:

Inala per 4 secondi, trattieni il respiro per 4 secondi, espira per 4 secondi, trattieni il respiro per 4 secondi. Ripeti la sequenza per almeno 1 minuto.